24 dicembre, 17:13
NEW YORK - Il Senato degli Stati Uniti ha approvato la sua versione della riforma della sanità. Il Senato ha adottato la legge di riforma 60 voti a favore e 39 contro, sotto la presidenza del vice-presidente Joe Biden che ha poi raggiunto il presidente Obama alla Casa Bianca per una dichiarazione. La riforma deve passare adesso attraverso un complesso processo di conciliazione con il testo della Camera che ha varato una sua versione della legge ai primi di novembre. Per approvare il pacchetto di misure tese a dare la mutua a 30 milioni di americani che attualmente non l'hanno serviva la maggioranza semplice dei presenti. I democratici hanno dato un forte segnale politico dimostrando l'unità del gruppo dopo settimane di divisioni sull'insieme delle misure da portare in aula.

Tecnicamente la riforma sanitaria taglierà il filo di lana solo tra qualche settimana quando Camera e Senato, dopo avere unificato i due testi approvati (la Camera il mese scorso e il Senato oggi), torneranno a votare il testo finale per poi inviarlo alla firma del presidente Barack Obama.

Ma la vera battaglia politica si chiude con il voto del Senato che consente al presidente Obama di partire per le sue vacanze natalizie alle Hawaii (che aveva rinviato per seguire da Washington le battute finali della battaglia al Congresso) con la certezza di avere mantenuto la promessa più importante fatta agli americani: dare la copertura sanitaria a 30 milioni di cittadini che ne erano privi, il punto più importante della sua agenda legislativa per il suo primo anno alla Casa Bianca. Per decenni una lunga serie di inquilini della Casa Bianca aveva cercato di spingere la riforma della assistenza sanitaria (una necessità che nessuno ha mai messo in dubbio) attraverso le acque insidiose del Congresso. Ogni volta il tentativo era naufragato.

Ci aveva provato anche Bill Clinton affidando la difficile impresa alla first lady Hillary, che aveva consultato per mesi esperti per mettere a punto uno splendido progetto che era stato platealmente ignorato dal Congresso, umiliando la povera Hillary e facendo fremere di rabbia Bill. Obama ha fatto tesoro della lezione limitandosi stavolta ad enunciare i principi di base della riforma ma lasciando al Congresso, in particolare ai leader democratici della Camera e del Senato, il compito di fare il lavoro di bassa cucina, mettendo a punto dopo accese battaglie con i repubblicani i dettagli della legislazione.

Durante l'estate il dibattito era degenerato, con i repubblicani in cattedra per dimostrare che la riforma sarebbe stata la fonte di ogni male (dall'affossamento del bilancio federale alla eutanasia degli anziani di famiglia), i democratici sulla difensiva e il presidente Obama insolitamente silenzioso. Un errore, da parte della Casa Bianca, che Obama ha cercato di rimediare a partire da settembre impegnandosi in prima persona, tornando in assetto da campagna elettorale, per dimostrare agli americani la importanza della riforma ed i suoi vantaggi per tutti. Ma oltre a convincere gli americani, la Casa Bianca ha dovuto convincere anche i parlamentari moderati del partito democratico che sono riusciti ad ottenere, in cambio del loro prezioso sostegno, ingenti contropartite economiche a beneficio degli stati che rappresentano al Congresso. Adesso i repubblicani, esaurite le armi per bloccare il passaggio della riforma, sperano di poter usare la legge a loro beneficio nella campagna elettorale delle elezioni di midterm del 2010 additando agli americani gli aspetti negativi della riforma e incitando gli elettori a farla pagare ai parlamentari democratici che l'hanno sostenuta.

OBAMA, VOTO STORICO SU GRANDE RIFORMA - Un voto ''storico'' su una ''grande riforma'': cosi' il presidente Barack Obama ha salutato alla Casa Bianca l'approvazione della legge sulla sanita' oggi al Senato che ''permettera' a 30 milioni di americani senza la mutua di accedere a una copertura sanitaria alla portata delle loro tasche''. Con il passaggio delle leggi di riforma sia alla Camera che al Senato ''siamo finalmente vicini a porre in atto la promessa di una riforma della sanita' reale e significativa che dara' ulteriore sicurezza e stabilita' al popolo americano'', ha detto il presidente americano commentando il voto di oggi nella State Dining Room della Casa Bianca, al suo fianco il vice preisdente Joe Biden.

Per Obama ''queste non sono piccole riforme. Sono grandi riforme. Se approvata, questa sara' la riforma sociale piu' importante dai tempi della Social Security negli anni Trenta e la piu' importante riforma del settore sanitario da quando negli anni sessanta e' stata istituita Medicare, la mutua per gli anziani''. La versione del Senato della riforma della sanita' e' stata approvata oggi con 60 voti a favore e 39 contro. La Camera ha approvato la sua versione della legge il 7 novembre.

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